Salvo Russo Inviato il 12 /12 /2009 alle ore 16:56 | Il divertimento (quale componente delle motivzioni intrinseche) è un aspetto necessario per effettuare una buona prestazione, ma non sufficiente. Occorrerà che l'atleta sia in grado di identificarsi totalmente con i propri punti di forza (nascondendo quelli di debolezza), utilizzi il giusto livello di energia psicofisica, e mostri l'eleganza del gesto tecnico grazie al giusto ritmo dei movimenti in gara. Infatti, secondo il metodo della massima prestazione del prof. Vercelli (www.sferacoaching.com) questi sono (assieme al grado motivazionale) gli elementi che consentono la connessione tra mente, corpo ed ambiente. Con queste premesse, è facile che si verifichi uno stato di flow, l'esperienza ottimale che gli atleti raccontano di aver vissuto in occasione di prestazioni al di fuori dal comune. Un programma di preparazione mentale potrà essere utile per sperimentare più frequentemente queste sensazioni ed approfondire questi aspetti della psicologia applicata allo sport. |