La maggior parte degli autori
definisce dinamiche di gruppo come l'insieme fluido e mutevole
delle interazioni e dei rapporti interpersonali
tra i membri di un gruppo e la realtà sociale esterna. Tali
processi sono comprensibili se riferiti ad elementi di natura affettiva,
normativa, organizzativa, orientati sullo scopo o sulla relazione.
Interazione. E' un processo attraverso il
quale due o più persone si influenzano a vicenda, diventando
l'una per l'altra effetto e causa delle rispettive azioni. Il modello
classico dell'interazione è il feed-back. Un esempio di interazione
è rappresentato dai due schermitori durante un assalto, in
quanto le mosse di ciascuno risultano regolate sul comportamento
dell'altro.
Mentre l'interazione è una relazione sociale in quanto prevalentemente
regolata da norme, valori, modelli di comportamento interiorizzati
a livello di prescrizioni di ruolo, il rapporto interpersonale
di gruppo risponde ad esigenze di natura affettiva. Esso è
legato alla dinamica dell'attrazione, del rifiuto e del conflitto:
· l'attrazione, tra i membri di una compagine sportiva,
non nasce dalla complementarietà (attrazione degli opposti),
quanto dalla similarità cioè dalla comunanza di valori,
credenze, atteggiamenti e tratti ritenuti importanti o ideali nell'universo
sportivo. Nel gruppo sportivo essa è un dato importante in
quanto permette di superare le fasi disgregative o comunque conflittuali
che l'attività agonistica determina con il suo carico di
ansie e frustrazioni;
· il rifiuto o repulsione è una dinamica che
non implica ostilità, ma indisponibilità, indifferenza,
divergenza culturale, ideologica, emotiva, più una serie
di difese inconsce (proiezione, identificazione proiettiva, ecc.)
che possono attivare un processo di rifiuto interpersonale;
· il conflitto è inevitabile nella vita del
gruppo, e soprattutto della squadra sportiva, in cui esiste sempre
un'alta tensione emotiva; anzi, la sua assenza indica un deterioramento
nell'intreccio motivazionale ed affettivo tra i membri del gruppo.
Fenomeni e processi dinamici dei gruppi
1. sala degli specchi:situazione in cui tutti fungono da
controllo e schema di riferimento reciproco (es. due pugili che
si studiano);
2. socializzazione: il sorgere della relazione di gruppo
mediante forme di comunicazione verbale e non verbale;
3. teorizzazione: interpretazione razionalizzata con cui
viene spiegato agli altri il proprio o il loro modo di reagire e
comportarsi nel gruppo;
4. difesa del gruppo: tacito accordo per non alterare una
situazione di equilibrio e di consenso reciproco, con controllo
delle ansie (es. conversazione banale su un scompartimento ferroviario);
5. capri espiatori: accordo sotterraneo per scaricare l'aggressività
su un individuo interno o esterno al gruppo;
6. aggressività: ostilità competitiva invidiosa
tra i membri;
7. regressione: espressione verbale di materiale inconscio
contenente richieste d'attenzione, aiuto, affetto;
8. risonanza: capacità di entrare in relazione sulla
base di stati d'animo comuni;
9. silenzi: rifiuto di appartenenza al gruppo o richiami
di attenzione su di sé;
10. formazione di sottogruppi: il dissenso all'interno del
gruppo genera fenomeni di scissione, riferibili a meccanismi persecutori.
11. polarizzazione emotiva: caratterizzata dall'orientarsi
e dal convergere su di una persona dei vissuti del gruppo (es. atleta
che nella squadra si oppone costantemente all'allenatore, può
cumulare una propria motivazione interiore con l'incoraggiamento
sotterraneo della squadra, anche se non esplicitato. Nel mentre
l'atleta opposizionista soddisfa una propria esigenza legata a conflitti
con le immagini autoritarie del suo passato, gratifica, in diversa
misura, esigenze simili negli altri membri del gruppo).
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