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dany65 Inviato il - 12 /2 /2010 alle ore 9:15	tiro con l'arco Ho 45 anni e pratico da 10 il tiro con l'arco a livello agonistico. Purtroppo pur facendo sedute di allenamento ottime e costanti nel tempo, quando mi trovo in gara il mio rendimento scende drasticamente compromettendo ogni cosa. E' come se la mia mente nel momento di scoccare la freccia sia "tabula rasa" impedendomi di svolgere il movimento che normalmente avviene fluido, in maniera corretta. Ho provato a fare sessioni di allenamento "sotto stress" e tutto sommato reggo bene, ma quando sono in gara...... C'e qualche piccolo consiglio che mi potete dare? Grazie per l'aiuto. un arciere abbattuto.
Salvo Russo Inviato il 15 /2 /2010 alle ore 17:54	Gentile Arciere, quello che lei descrive fa pensare a ciò che Thomas Whitney e Vishnu Karmakar chiamano "target panic", la paura del bersaglio. Questa situazione viene spesso generata quando, al momento del tiro, la mente non è perfettamente "connessa" con il corpo. Un adeguato e personalizzato programma di preparazione mentale potrà senza dubbio darle una grossa mano. Ho sperimentato direttamente con gli arcieri come questa disciplina sia soprattutto "mentale".Il primo consiglio che sento di darle è quello di annotare tutte le sensazioni psicofisiche legate al tiro perfetto. Il suo programma di mental training dovrà utilizzare queste informazioni per fare in modo che il movimento di tiro diventi "inconsapevolmente" automatico e "senza pensieri". Così aumenterà le probabilità di entrare nello stato mentale per eccellenza: lo stato di "Flow" in cui all'atleta in gara riesce tutto nella maniera migliore senza alcun controllo volontario. Lettura consigliata: "Fare Centro, training mentale per arcieri" di Whitney e Karmakar, Planetario Editore.
dany65 Inviato il 16 /2 /2010 alle ore 17:46	Grazie tantissime. Forse non volevo accettare l'idea di soffrire il "target panic" Una buona lettura ed un "reset" unitamente ad un allenamento appropriato, mi saranno sicuramente di aiuto. Grazie mille.

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