faro63
Inviato il - 15 /5 /2010
alle ore 18:52  | Ansia da prestazione in Gara.
Salve
sono il padre di un ragazzo quindicenne che pratica nuoto a livello agonistico ormai da diversi anni con buoni risultati. Vi scrivo perchè nell'ultimo anno nonostante durante gli allenamenti quotidiani i risultati in termini di tempi e stile siano eccellenti (il suo allenatore afferma che è un valido elemento) quando affronta le gare, soprattutto se in batteria con un coetaneo della stessa squadra (con il quale esiste una latente rivalità), si instaura in lui una tensione emotiva che ne pregiudica il risultato finale (tempi peggiori rispetto a quelli raggiunti in allenamento). Il ragazzo soffre di questi insuccessi soprattutto per il fatto di essere battuto dal compagno di squadra, compagno che durante gli allenamenti non riesce a stare dietro a mio figlio. Cosa mi suggerite per poterlo aiutare a superare questa ansia da prestazione?
Grazie anticipatamente per la risposta. |
Salvo Russo
Inviato il 31 /5 /2010
alle ore 17:12 | Sembra che suo figlio si faccia influenzare negativamente dalle situazioni agonistiche, soprattutto se viene "sfidato" da compagni di squadra. In tali circostanze, rende meno di quanto dimostra in allenamento con un inevitabile senso di frustrazione. Il consiglio che sento di darle è quello di incoraggiare suo figlio a continuare la pratica del nuoto (se è ciò che gli piace), ma di invitarlo a concentrare l'attenzione durante la gara sul proprio stile, sul proprio ritmo, sulla propria tattica di gara, escludendo dai suoi pensieri gli avversari. Se il suo invito risultasse insufficiente, le consiglio di contattare lo psicologo sportivo referente per la sua federazione. Cordialmente |
