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Messaggio |
Andrea99blu Inviato il - 16 /5 /2010 alle ore 17:46 | La reale visione delle proprie capacità. Buonasera, complimenti per le indicazioni molto utili e chiare contenute nel sito. Pratico il tiro a segno da circa 5 anni, con risultati in crescendo, tuttavia mi manca il "salto" di qualità per essere tra i migliori e non sempre secondo. Quando per metà gara riesco a tirare molto bene, al pari di quelle che vedo essere le mie capacità, almeno a sprazzi, mi sorprendo a pensare: "ma non sono io, è inevitabile che adesso sbagli"; puntualmente la gara finisce male. Come posso "aiutarmi"? Grazie, Andrea da Bologna. | Salvo Russo Inviato il 18 /5 /2010 alle ore 9:55 | Mi sembra di aver capito che lei tira bene fino a metà gara, poi quasi si sorprende di se stessa (per quanto ha tirato bene) e comincia a peggiorare. Molto probabilmente, ad un certo punto della gara, direziona la propria attenzione su stimoli poco significativi per una buona prestazione. Più che constatare che "sorprendersi" di se stessi può giocare brutti scherzi, vorrei sottolineare che qualsiasi pensiero non strettamente inerente al gesto tecnico, in quel momento, diventa disturbante. Qualsiasi cosa lei pensasse (positiva, negativa, neutra), che non fa parte della sua "routine" di tiro, non serve. Non è, quindi, il suo pensiero che nel momento del tiro va cambiato. E' la sua attenzione che dovrà essere maggiormente allenata ad ignorare stimoli (interni ed esterni) non utili alla prestazione per concentrarsi solo sulla perfetta routine di tiro. Le consiglio di contattare lo psicologo sportivo di riferimento della sua federazione. |
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