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Forums | INDICE DI COESIONE | prestazioni  
Autore Messaggio
maria
Inviato il - 31 /10 /2010
alle ore 2:39
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prestazioni
Come posso aiutare mio figlio portiere in una squadra di calcio, a stare tranquillo in campo? Mi spiego: quest'anno ha cambiato allenatore della squadra e allenatore dei portieri (sono arrivati 6 nuovi giocatori che hanno creato malcontento tra i vecchi della squadra). Con il preparatore dei portieri ci sono stati problemi perchè di livello inferiore rispetto al precedente. Abbiamo rimediato mandandolo in un'altra societa' ad allenarsi, tra l'altro c'era la motivazione importante dell'orario di allenamento incociliabile con la scuola. Prima era insicuro perchè non faceva un buon allenamento, ora riferisce comunque di non riuscire a dare il meglio di se,ma non sa per quale motivo: forse perchè gli altri ragazzi della squadra non sono motivati, poi l'allenatore non da spiegazioni in allenamento, quando fa' l'allenamento con la squadra gli sembra di perder tempo nel senso che non è ne divertente ne importante per imparare. Riferisce che i sacrifici che fa'(lontananza e quindi rimanere fuori a mangiare, ecc) gli sembrano impropri per questa nuova situazione. Quando gli si fa' notare che in campo non era lui,che si capiva la sua insicurezza, si mette a piangere e ci dice che sente di non riuscire per le sue potenzialita' e questo gli fa' rabbia perchè vorrebbe dare il meglio di se. Che possiamo fare?
Salvo Russo
Inviato il 1 /11 /2010
alle ore 18:28
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Gent.ma Mamma, comprendo le sue preoccupazioni. Conoscere l'età di suo figlio sarebbe importante per dare una risposta il più personalizzata possibile. Ad ogni modo, è evidente che suo figlio sta attraversando un momento di "sofferenza". Da quanto ci scrive, l'origine di tale sofferenza potrebbe essere motivata da almeno tre fattori: diverso allenatore della squadra, nuovo preparatore dei portieri e nuovi compagni di squadra. Sembra, dunque, che suo figlio (a prescindere da quale di queste sia la causa principale) abbia difficoltà ad affrontare le "novità". Il tutto genera, molto probabilmente, questo senso di insicurezza che lui stesso riconosce con annesso calo di motivazione. Come agire? Se non lo ha già fatto, come genitore chiederei di parlare con un dirigente della società. Spiegherei le difficoltà riscontrate da mio figlio, tentando in maniera costruttiva di trovare una soluzione concreta affinchè il ragazzo non si senta escluso dal gruppo squadra. Poi, parlerei con mio figlio: soprattutto se adolescente, il ragazzo, col nostro aiuto, dovrà imparare ad accettare i cambiamenti, sapendo che troverà nei genitori sempre dei validi riferimenti. Inoltre, lavorerei molto sulla componente motivazionale. Per riacquistare una nuova fiducia in se stesso, il ragazzo dovrà avere la percezione di imparare cose nuove (ed ogni esperienza della vita può insegnarci qualcosa), ma soprattutto deve tornare a divertirsi. Nello sport giovanile, non ci può essere apprendimento senza divertimento. Se oggi non si diverte più a giocare a calcio in parte potrebbe essere a causa di allenatori poco motivanti, ma dall'altra forse il ragazzo sta scoprendo altre passioni, altre attività sulle quali profondere le proprie energie. Sarò felice se mi vorrà aggiornare sulla situazione di suo figlio. La saluto cordialmente.

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