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Forums | dinamiche di gruppo | l'inter  
Autore Messaggio
lucio magri
Inviato il - 1 /3 /2004
alle ore 18:7
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l'inter
cosa sta succedendo all'inter
Emanuele Arioli
Inviato il 1 /3 /2004
alle ore 18:19
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Non è corretto dare una risposta ad una domanda così generica, e il forum non vuole riproporre le chiacchere da bar che spesso assistiamo alla tv. L'inter sta avendo grossi problemi di risultati, questo è sicuramente dovuto a vari fattori.
Capire cosa succede, richiede un grosso lavoro quotidiano e non è possibile farlo dall'esterno.

Davide
Inviato il 8 /3 /2004
alle ore 19:7
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secondo me, già dal nome l'Inter è troppo internazionale. Io mi chiedo: come possono persone di lingue, culture e mentalità diverse coesistere e perseguire un fine comune che è quello di rendere grande una squadra? E' altresì vero che ci sono realtà altamente internazionali ed altamente vincenti. In tal caso lo "zoccolo duro" è italiano e militante nella stessa squadra da molti anni (vedi Baresi, Conte, Totti, ecc...). Concludo dicendo che per vincere non bastano grandi polmoni e doti tecniche, ma si deve amare la maglia!
Emanuele Arioli
Inviato il 11 /3 /2004
alle ore 11:23
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Vorrei fare l'esempio della matricola Albinoleffe in serie B, la quale per affrontare il nuovo campionato ha mantenuto un gruppo che sta facendo bene da alcuni anni, ottenedo validi risultati e promozioni, con buona parte di giocatori nati e cresciuti nel territorio. Per affrontare la categoria superiore ha inserito alcuni giocatori di livello, vedi Possanzini.
L'Albinoleffe si sta dimostrando all'altezza per un buon campionato, dove tutto è basato sull'organizzazione del gioco collettivo e sulla gestione delle proprie risorsa/capacità.
Ho fatto questo esempio perchè credo che il gruppo e l'affiatamento, siano la base per una squadra. Sentirsi in un buon gruppo permette di non sentirsi soli quando si hanno delle difficoltà e gioire con gusto delle vittorie. Ci vuole del tempo e organizzazione per costruire un buon gruppo e i continui cambiamenti non sono favorevoli agli obiettivi pprefissati insieme. Le difficoltà vanno affrontate, per capire e costruire il futuro, continuare a cambiare non favorisce la continuità.
quirino fasciani
Inviato il 13 /3 /2004
alle ore 10:54
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e' vero ,il lato psicologico e quello motivazionale quando si affronta uno sport sia a livello personale (mi viene in mente il tennis forse lo sport che maggiormente richiede un impengo psicologico notevole)sia di gruppo e' fondamentale direi basilare.
questo va al di la di quello che puo'essere la fama e il denaro.
prendendo spunto da quello che scrive davide riguardo l'inter dico che non conta se in una squadra ci sono piu' o meno stranieri,io penso,e mi ripeto, a parte il lato psicologico e motivazionale che se tu hai campioni e talenti sia piu' facile raggiungere un risultato ,basta saperli fare coesistere.
e'vero ,zenga ferri e bergomi senza dubbio hanno e amano di piu' l'inter e la sua maglia rispetto a gamarra brechet farinos (e via dicendo)ma vinsero l'ultimo scudetto grazie ad una squadra di campioni (matthaeus in primis)costruita bene in ogni reparto e gestita magnificamente da un grande allenatore e motivatore come giovanni trapattoni.oggi chi prende in mano la squadra nei momenti di difficolta'?
sapete quale squadra ha il maggiore numero di stranieri ?
l'udinese.questa squadra e' una tra le migliori compagini degli ultimi anni ,se consideriamo il rapporto tra valore della squadra e obiettivi prefissati forse la migliore.quindi?
vi ricordate il primo hanno di capello a roma ?sesto posto lontanissimo dalla vincitrice.
sensi gli compro' tre campioni e fu scudetto.
nel calcio di oggi non si puo' pretendere attaccamento alla maglia o altri tipi di ideali da parte dei giocatori,perche'oggi lo stesso campione e' alle stelle e domani nella polvere o magari in un altra squadra.
per vincere serve forza d'animo motivazioni e intenti comuni , che a volte possono e devono andare contro i propri egoisnmi.
e chiaro se hai campioni e' piu' facile altrimenti puoi compensare con i valori suddetti(vi ricordate la danimarca campione d'europa 1992?).

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