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Giampiero Inviato il - 12 /7 /2004 alle ore 10:22 | Grecia Campione d'Europa Sono un appassionato. Sono rimasto molto sorpreso dalla vittoria della Grecia agli Europei. Ho visto finalmente una squadra grintosa, unita e concentrata che ha sconfitto ben più blasonate compagini. Forti psicologicamente i greci o totalmente demotivati gli altri? Grazie |
Emanuele Arioli Inviato il 13 /7 /2004 alle ore 11:27 | Anche a me è piaciuta la sorpresa grecia anche se il gioco non era spettacolare,ma in queste competizioni bisogna vincere e ricordiamoci che nelle finali europee spesso si sono viste le sorprese, tutte con caratteristiche di gruppo simili (vedi la danimarca nell'92). Credo che sia stato fondamentale l'allenatore, nell'allenare una mentalità "aggressiva" di gruppo (unica arma della grecia oltre alla condizione fisica)e il desiderio di lasciare un segno da parte dei giocatori. La grecia si è presentata come una squadra aggressiva e questo gli ha permesso di difendersi bene, arrivare prima sui palloni e creare spesso superiorità numerica nei confronti degli avversari. Forti di una determinazione particolare, perchè sono riusciti da subito a fare bene bettendo il portogallo, mantenendosi concentrati sugli obiettivi nei giorni seguenti 24 ore su 24. L'altra caratteristica esplicita è stata l'unità di gruppo, ogni giocatore sapeva che solo con l'aiuto dei compagni si poteva fare bene e nessuno da solo poteva permttersi di risolvere la partita. Grazie all'allenatore tedesco si è potuto riscoprire che lavorando sul gruppo si possono ottenere risultati eccellenti vivendo esperienze relazionali indimenticabili. |
Alessandro Inviato il 20 /9 /2004 alle ore 18:31 | Sono rimasto molto impressionato dalla vittoria del Messina contro la Roma nella seconda partita di campionato. Una tripletta di Montella (se pur bellissima) non è bastata per battere il neo promosso Messina. La cosa che ho apprezzato di più di questa squadra è che i quattro sono stati realizzati da quattro giocatori diversi. E' come voler dire che nel calcio un buon collettivo supera le individualità. Siete d'accordo? |
Diego Inviato il 3 /10 /2004 alle ore 12:0 | Sì, sono d'accordo con te anche se penso che le individualità servano in ogni squadra. Un'altra cosa che vorrei dire è questa: se qualche tempo fa, pensavo che avere delle rose molto folte (e quindi effettuare frequenti turn-over) era negativo, adesso mi sono reso conto che con i ritmi di gioco attuali (3 partite in 8 giorni...) è praticamente impossibile arrivare alla fine senza una rosa di almeno 25 titolari. Sarà giusto sottoporre i calciatori a questo elevato livello di stress psicofisico? |