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Forums | aggressività | Grinta nei bambini  
Autore Messaggio
AP
Inviato il - 6 /2 /2007
alle ore 13:32
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Grinta nei bambini
Ciao, la nostra è una società di rugby, vi scrivo per sapere come far aumentare la grinta in alcuni bambini.
Nel minirugby uno dei pilastri fondammentali è far prendere coscienza ai bambini delle loro potenzialità, devono avere la "voglia di provarci" indipendentemente dal risultato.
Molti bambini che vengono in campo a giocare non prendono iniziative, passano la palla (scaricano le responsabilità?).
Come far crescere in loro la voglia di lottare?
Premetto che gli allenamenti non sono strutturati con esercizi ripetitivi, ma sotto forma di giochi con la palla e con obiettivi da raggiungere.

Ciao e grazie

Emanuele Arioli
Inviato il 8 /2 /2007
alle ore 11:56
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Mi permetto di rispondervi io anche perché sto intervenendo molto in società di rugby, esperienza molto arricchente e stimolante. Mi sembra molto interessante il fatto che impostiate gli allenamenti o meglio precisare vista l’età, lo “spazio gioco” (perché questo deve essere), non strutturati con esercizi ripetitivi, ma sotto forma di giochi con la palla e con obiettivi da raggiungere, questa sicuramente è una buona partenza per un ottimo lavoro con dei bambini. Ma come far crescere in loro la voglia di lottare? Questa è una super domanda, ma è giusto indurre già a quell’età la voglia di lottare in un gioco? E soprattutto occhio perché i bambini non sono tutti uguali: c’è chi ha bisogno di stimoli esterni per entrare nel gioco, chi ha bisogno di rilassarsi perché troppo agitato di suo per riuscire a giocare con gli altri e chi invece è già ansioso, o che tende spesso a sottovalutarsi, o che abbia una carenza di autostima, si troverebbe confuso o con pensieri distorti, trasformandosi in un “pollo senza testa”. Il mio consiglio è di continuare con il senso del gioco sperimentando sempre di più situazioni nuove e sempre diverse questo per accrescere le competenze del gioco (il rugby, che non fa ancora parte della nostra cultura visto che siamo un popolo di calciofili o pallonari, come meglio vogliamo definirci noi italiani) e soprattutto la cosa importante diversificando sempre gli esercizi si avrà la possibilità di abituare i bambini a condizioni di gioco o situazioni nuove senza spaventarsi e così si accrescerà in loro un abilità importante non solo nel rugby ma anche nella vita il “problem solving”, capacità di districarsi nei problemi o nelle difficoltà che si incontrano, abilità che va assolutamente allenata gia da piccoli e che la formazione e l’esperienza di questa competenza oggi è ostacolata dai genitori che fanno tutto ai loro bambini e questo non permette loro di fare, sbagliare e correggersi. Un ultima cosa per chiarirci meglio, cosa spaventa o crea ansia? Un qualcosa che non conosciamo, figuriamoci nei bambini che stanno pian piano conoscendo il mondo, devono prima provare, riprovare e poi capiranno che quella cosa non gli fa più paura. Quindi la ripetizione di esercizi o giochi sarà utile a questo e non alla mancanza di fantasia degli istruttori sportivi. Vi ringrazio a nome di tutti i collaboratori del forum e vi invito a continuare nel partecipare, potrete anche contattarmi direttamente al mio indirizzo di posta: emanuelearioli@psicologiasportiva.it.
Emanuele Arioli

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