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Forums | fitness e wellness | L'abbandono dei giovani  
Autore Messaggio
Cecione79
Inviato il - 23 /4 /2007
alle ore 13:29
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L'abbandono dei giovani
Salve, vorrei iniziare una discussine relativa al problema crescente dell'abbandono da parte dei giovani in età adolescenziale. Le cause sono molteplici e meriterebbero una lunga discussione, ma possono essere generalizzate in una serie di "motivazioni".

- Genitori oppressivi
- Paura di non riuscire (ansia)
- Obiettivi non raggiunti
- Mancanza di stimoli anche per chi riesce bene
- Altre attrattive tipiche dell'adolescenza

Io pratico la kickboxing da diversi anni e sto per diventare un istruttore. L'esperienza mia e dei colleghi soprattutto più esperti ci ha portati a voler analizzare più a fondo il problema, che è comune in tutti gli sport.

Ho cercato molto su internet e ho scoperto che il problema è osservato da moltissime persone, ma nessuno propone delle soluzioni a livello psicologico..
Ho letto solo di problemi relativi all'ampliamento delle strutture sportive e cose del genere, che a mio avviso sono davvero ridicole.

Salvo Russo
Inviato il 29 /4 /2007
alle ore 14:35
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L'abbandono sportivo è un argomento a cui tutti gli addetti ai lavori (soprattutto per chi lavora con i giovani) devono porre molta attenzione. Quando un giovane atleta (sia di sport individuali o di squadra) perde le motivazioni a praticare il suo sport e, quindi, decide di smettere, gli adulti al suo fianco (genitori, istruttori, educatori, allenatori, ecc...) dovrebbero porsi degli interrogativi. Questa scelta di "abbandonare" rappresenta una tappa del percorso di crescita del giovane atleta o, invece, un incidente dietro il qualche si nascondono altre problematiche e/o difficoltà? Se gli adulti in questione, magari sottovalutando l'episodio "abbandono sportivo", non provano a darsi coscienziosamente una risposta a tali questioni corrono il rischio di tralasciare un evento nella storia del ragazzo che invece lui ricorderà come traumatico in tutta la sua vita. I motivi per cui un giovane atleta (in particolare l'adolescente) smette di fare sport sono molteplici e, diciamolo subito, non sempre negativi. Lo sport proprio a quell'età, infatti, contribuisce al raggiungimento di obietivi "socializzanti", quali il senso di appartenenza ad un gruppo, la costruzione ed il consolidamento dell'autostima, la facilitazione dell'avvicinamento all'altro sesso, ecc; talvolta, dunque, l'atleta abbandona (anche inconsciamente) poichè percepisce che lo sport ha assolto (o non può più assolvere) ai suoi bisogni "socializzanti". Talvolta, invece, il giovane atleta abbandona per altri (e ben più preoccupanti) motivi che esulerebbero di per sè dalla disciplina sportiva in senso stretto: senso di frustazione di fronte all'insuccesso, allenamenti troppo duri, obbligo di scelta tra studio e sport, famiglia troppo o per nulla interessata alla pratica sportiva del figlio, difficoltà di gestione dei conflitti all'interno del gruppo dei pari, ecc. Quando l'atleta smette di fare sport per questo secondo tipo di problemi allora l'adulto dovrebbe intervenire. Come? E' ovvio che solo conoscendo a fondo la personalità del singolo atleta si potranno cogliere le vere motivazioni di un eventuale abbandono. Dedicare del tempo per conoscere meglio l'atleta che si sta allenando creerà i presupposti per un dialogo sincero e continuo con lui. Solo in questo modo sarà possibile aiutarlo a non "abbandonare" quando ci si renderà conto che non è quello che lui vuole veramente.

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